L’architetto Ulderico Lepreri, titolare dello Studio Ulderico Lepreri Design Project surl di Milano, si è dedicato dal 1990 alla progettazione e realizzazione di punti vendita per il settore della gioielleria e dell’oggettistica dei migliori brand italiani ed esteri. Dal 2005 ha esteso l’attività professionale alla progettazione di centri commerciali e direzionali; curando tutte le fasi dal layout, dalla direzione dei lavori al coordinamento delle realizzazioni impiantistiche ed urbanistiche, specializzandosi nella riconversione di edifici industriali dismessi. Ha realizzato oltre 200 negozi sparsi su tutto il territorio nazionale per i brand del lusso, sia all’interno di prestigiosi palazzi d’epoca, sia in nuove location o centri commerciali.
Di rilievo anche le opere di architettura legate al residenziale di alta gamma, parchi urbani e progetti paesaggistici.
Trentadue anni d’esperienza durante i quali ha maturato una consapevolezza ed un “mestiere” che fanno di lui un professionista capace e sensibile. Studioso di storia dell’architettura fin dai tempi dell’università, l’architetto Ulderico Lepreri affronta il proprio lavoro con grande rigore intellettuale trasfondendo nei suoi progetti l’atmosfera artistica e culturale respirata fin da giovane. Le sue opere svelano un’innata eleganza e una filosofia progettuale personale e riconoscibile, divenendo un esempio per tutti gli operatori del settore e punto di riferimento sicuro per la committenza.
Raffinati e accoglienti, i progetti creati dall’architetto sono infatti “tagliati” in base alle richieste del cliente e ideati nel rispetto e valorizzazione delle preesistenti strutture edilizie che, in alcuni casi, corrispondono a ville e antichi palazzi di grande pregio.
Oltre al progetto d’ interior design, l’architetto si trova infatti spesso ad affrontare interventi di ristrutturazione globale, che comprendono anche il restauro architettonico e il ripristino tipologico dell’edificio. Ecco dunque il plus qualitativo che connota il modo di operare dello Studio, in grado di offrire ai propri clienti una proposta globale: il progetto architettonico completo, l’ideazione dell’arredo, la progettazione degli impianti, il coordinamento e il controllo dei lavori, la consulenza sul Visual Merchandising e la comunicazione integrata.
Una scelta professionale coraggiosa, che richiede una preparazione culturale solida ed un grande impegno. Sono eloquenti in tal senso gli oltre duecento progetti realizzati su tutto il territorio nazionale, la testimonianza di un lungo percorso lavorativo che ha condotto a risultati unici e sicuramente inediti. Osservando le immagini è evidente come queste raffigurino non semplicemente luoghi per la vendita, ma “microarchitetture”, spazi emozionali, gallerie espositive in cui il valore simbolico ed architettonico prevale sull’aspetto commerciale.
Gli ambienti progettati sono di grande respiro; i percorsi si snodano lungo linee curve che non si incontrano mai, che formano sinusoidi e “onde vibranti” in una continua progressione visiva offrendo al visitatore l’emozione dell’aspettativa e della sorpresa. Nella concezione spaziale dell’architetto Lepreri ritroviamo infatti le matrici progettuali proprie dell’architettura Barocca del sedicesimo secolo: l’idea di spazio dinamico, in movimento, risultato della compenetrazione spaziale di cellule interdipendenti. Una reinterpretazione critica in chiave moderna che, nei progetti, si traduce mirabilmente in spazi vivi, in layout continui e aperti, flessibili, che disegnano ambiti in grado di comunicare tra loro. Leggendo attentamente le opere dell’architetto, si coglie un altro aspetto importante: pur mantenendo alcuni elementi comuni, i diversi spazi sono assolutamente personalizzati. Concepiti e calibrati in base ai desideri della clientela, lontano da qualsiasi standardizzazione, l’architetto Lepreri non condivide i negozi costituiti da corner a lay-out controllato, imposti dall’esterno, che provocano nel visitatore un effetto di confusione e di disorientamento. Egli predilige invece la personalizzazione dello spazio, che passa attraverso l’ideazione di isole tematiche, ovvero di supporti espositivi realizzati ad hoc in contesti uniformi entro cui sono accolti molteplici prodotti.
Quello del punto vendita è un progetto di architettura di ampio respiro, in cui il rivenditore può sentirsi libero di scegliere senza imposizioni, ed esprimere la propria esclusività mediante la valorizzazione della propria insegna.
Personalizzati e accoglienti, ovvero connotati dal valore aggiunto del progetto, gli spazi architettonici creati dall’architetto si possono pertanto definire “spazi emozionali, luoghi per esserci”, dove l’appuntamento non è più con il consumatore tradizionale, bensì con un “nuovo cliente” partecipe e desideroso di essere coinvolto in un’atmosfera in continua evoluzione.
Negozi dunque, ma anche “meeting point”, in grado di stimolare l’interazione tra le persone coinvolgendo tutti gli aspetti legati alla fruizione del prodotto e dell’ambiente. Ed è proprio l’intersezione tra elementi architettonici e stimoli percettivi che fa di ogni architettura creata dall’architetto Ulderico Lepreri un luogo unico e irripetibile, una architettura esperienziale.
Stefania Bosco di Camastra
Il commercio è alla base della civiltà, ne rappresenta uno specchio di vitalità e di cultura. Quella che si vive in uno spazio retail è un’esperienza che va oltre il semplice acquisto: attiva emozioni, il vissuto e i valori non espressi delle persone che vi lavorano e frequentano gli spazi. Il tema è progettuale, sociale e anche economico. Mantenendo fermi i parametri che rappresentano l’essenza stessa dell’architettura: la definizione con la massima cura di tutte le voci che concorrono alla qualità ambientale formale (interior design) e alla tecnica (acustica e illuminazione). Gli spazi commerciali si riqualificano progressivamente, riducendosi e accogliendo nuovi player, integrando il mondo digital, la ristorazione, e affiancando servizi e occasioni di consumo al loro interno: un interno più caldo, attrattivo, variamente connotato. L’attrattività è data da tutti gli spazi, caratterizzati sempre più come luoghi di esperienza. A livello progettuale, quindi, i layer di complessità sono aumentati, la sfida è più grande e stimolante. L’esperienza deve essere immersiva e densa di significato autentico e genuino, sempre oltre l’estetica: uno spazio ben progettato accoglie persone, rituali e culture per costruire, arricchire e incoraggiare nuove forme di acquisto.
La ricerca di Ulderico Lepreri conferma la complessità del disegno degli spazi retail orientato sia da criteri di qualità architettonica, urbanistica e di integrazione spaziale e sociale, sia dalla decisa rilevanza pubblica e identitaria delle nuove centralità commerciali e delle dinamiche territoriali e urbane.